martedì 30 novembre 2010

Barcellona-Real Madrid 5-0: Manita storica, Mou umiliato!

Come descrivere le emozioni che ho provato e che sto provando questa sera? Penso non si possano descrivere. Ogni tocco di palla, ogni passaggio ogni dribbling... è un emozione. 5 a 0 "Manita" storica del Barça al Real Madrid di Mourinho... si proprio quel Mou che ringraziava Dio per non averlo fatto umile; quel Mou che ha parlato tanto e tanto prima di questa partita che il Barça, con magia, umiltà e tanto talento ha surclassato quel Real primo in classifica solo di un punto fino a neanche 3 ore fa. Un Barça che ha dominato tutto il primo tempo, possesso palla 75% a 25%, per poi continuare a dominare anche nel secondo 65% a 35%. Real Madrid inesistente, un CR7 che più piccolo non poteva essere, frustrato dal non riuscire a fare un bel niente, Ozil invisibile, Casillas incredulo, Sergio Ramos tanto abbattuto ed incazzato da fare un fallaccio nei minuti di recupero su Leo Messi, fallo tanto inutile quanto stupido. Ma evidentemente non bastano i "Galacticos" per battere gli "Extraterrestri", oltretutto questa sera è stata una vera e propria lezione di calcio tra chi crea il bel calcio e chi prova a comprarlo. Su 5 reti, doppietta di Villa e 3 reti di 3 giocatori cresciuti nella cantera del Barça (Xavi, Pedro e Jeffren), che dire semplicemente "Més que un club". Il Barça i fenomeni li crea il Real li compra!
Magari un giorno potrò andare anche io ad assistere ad un "Classico" nel tempio del calcio, il Camp Nou, e poter raccontare un 5 a 0 del genere e dire c'ero anche io, si io ero li! Per ora mi accontento delle emozioni provate davanti ad un televisore, che sono già state tante. Adesso so già che non riuscirò a prendere sonno, continuerò a vedere e rivedere nella mia testa le giocate ed i gol di questa grandissima squadra, la faccia di Mou durante la partita e continuerò a sentire l'urlo dei tifosi che urlano e cantano il nome di Leo Messi. Spettacolo signori, stasera è stato puro spettacolo.
Di seguito i titoli delle più importanti testate sportive mondiali:
AS - "Manotazo a Mou"
Marca - "Bofeton al Real Madrid"
El Mundo Deportivos - "Obra maestra en en el Camp Nou"
Gazzetta dello sport - "Barça divino, Mou umiliato"
Corriere dello Sport - "Barça, lezione a Mourinho"
Sport - "Orgasmo culé en el Camp Nou"

lunedì 29 novembre 2010

...sono tesissimo per "El Clasico"

Sono molto teso perché manca meno di un'ora alla partita Barcelona Vs RealMadrid.
Naturalmente sia che il Barça vinca ho perda (non deve perde), scriverò un post dedicato a questo evento.Intanto ho già sistemato il salotto come si conviene!
Barça, Barça, Baaaaaaaarça!

domenica 28 novembre 2010

Nord

In seguito ad un esaurimento nervoso, l'ex sciatore professionista Jomar Henriksen lavora come impiegato sulle piste. Un tempo campione internazionale di discesa libera, ormai ha rinunciato completamente allo sport per vivere isolato in mezzo alla neve. Non vuole più sentire parlare di sci e si disinteressa del suo lavoro. Invece di occuparsi degli impianti di risalita, passa il suo tempo a bere e fumare. Un bel giorno, quando un suo vecchio amico si presenta da lui, Jomar intravede la possibilità di girare le spalle a questa esistenza e iniziare una nuova: il suo amico gli annuncia che ha un figlio che vive nel nord del paese. dopo aver dato fuoco per sbaglio al suo alloggio, Jomar si mette in viaggio sulla sua motoslitta con, come unica scorta, 5 litri di alcool. by comingsoon.it

NORD - voto: 7,5
Il film Nord è diretto dal giovane esordiente regista norvegese Rune Denstad Langlo ed è ambientato tra le bellezze del paesaggio artico. Per me è stato il mio primo film norvegese e devo dire che rientra perfettamente nei miei parametri di bel film. Lontano dai filmoni hollywodiani (si scriverà così?) con effetti speciali e con colonna sonora che farà la storia, abbastanza frammentato, oserei dire diviso in più parti alternate da scene che rallentano il film; ma allo stesso tempo non noioso come i film in stile francese con troppi tempi morti.
Trovo molto interessante la storia di questo Jomar che cercando di recuperare da un esaurimento nervoso, complice anche la scoperta di avere un figlio di 4 anni di cui non sapeva l'esistenza, decide di andare al nord dalla ex-fidanzata cercando di riparare agli errori commessi. Spinto da questo sentimento di amore, affronta le bellissime ed interminabili distese artiche con non poca difficoltà, ma per fortuna sulla strada fa anche vari incontri con persone che gli prestano aiuto ma che da lui ognuno a suo modo riceve qualcosa di importante in cambio. Personalmente la mia scena preferita è quando Jomar dice questa frase a Ulrik "La vita è un po' difficile a volte, quasi sempre. Ma non per sempre". Fantastica.
Voglio citare, inoltre, una frase presa dalla recensione fatta da repubblica.it: "Avete presente quei film che forse non raccontano niente di speciale però hanno un tono, hanno un "sapore" che li distingue? Ebbene questo Nord è uno di loro."
Mai frase è stata così azzeccata per un film del genere.
Cosa aggiungere di più senza raccontarvi il film? Ah si dimenticavo... il finale è degno di questo film.
Consiglio: da non perdere.

domenica 21 novembre 2010

l'attesa giornata a Milano

Ebbene si, il sabato che aspettavo da tempo è già passato... il sabato dedicato a Dalì!
Com'è stato vedere la mostra di Dalì? Se mi ha comunicato qualcosa? Se mi ha emozionato vedere per la prima volta le sue opere? La risposta è semplicemente... non ho visto niente di Dalì, a parte la lunga coda fuori dal Palazzo Reale, e quindi a queste domande potrò rispondere quando ritornerò a Milano a gennaio, a costo di arrivare davanti al Palazzo Reale alle 8 del mattino.
Dopo questa breve e confusa introduzione passo nello specifico a descrivere come è stata passata questa giornata tanto attesa.
Per essere perfetta, secondo me, avrei dovuto vedere la mostra e scattare un sacco di foto ai suoi capolavori, girare per Milano con una giornata soleggiata da poter così fare pratica con la Nikon da poco acquistata. E' chiedere troppo? Forse si!
Contando che nulla di questo a funzionato, giornata piovosa, non ho visto la mostra e fatto pochissime foto... la giornata per un certo senso è stata perfetta lo stesso. Il perché? Semplice, ero in ottima compagnia di tre amici e compagni di mille avventure, tanto fantastici al punto da poter farmi sopportare l'incompetenza dei dipendenti delle FS (che dandoci indicazione sbagliata ci hanno fatto posticipare l'arrivo a Milano di 2,5 ore circa), prendere tanta pioggia (conseguenza: starnutisco da questa mattina), lo stare in piedi sul treno e aver scattato poche foto, di cui ne salverei solo 3 o 4!
Quindi in questo breve post desidero ringraziare M. D. e F. per avermi fatto passare questo sabato "particolarmentePERFETTO". Non scrivo i nomi per la privacy e perché ho paura di D. che, magari leggendolo potrebbe farmi causa, o ancora peggio lasciare un commento offensivo con vari insulti :D!
E voglio anche dedicare un bel VAFFAN**** alle FS e a "T. Stura" (vedi foto sotto)



lunedì 15 novembre 2010

Manolete


Manuel Rodríguez, meglio conosciuto come "Manolete", è un famosissimo torero. E' un uomo timido, austero, di poche parole e dall’aspetto desolatamente triste; durante la stagione delle corride Manolete viaggia costantemente, passando di arena in arena. Lupe Sino, invece, è una donna bellissima, schietta, orgogliosa, sensibile e con un passato turbolento alle spalle. Prima che si innamorasse di lei, il torero aveva un solo obbiettivo: diventare famoso. Grazie a Lupe, Manolete sembra aver trovato un nuovo scopo nella vita, ma un'ombra incombe sui due amanti. Manolete è innamorato della morte mentre Lupe è innamorata della vita. Lupe insegna al matador ad amare la vita e, allo stesso tempo, a temere la morte. by comingsoon.it

MANOLETE - VOTO: 8
Come posso descrivere questo film? Qualunque cosa io possa scrivere non sarà mai all'altezza di ciò che mi ha trasmesso; la storia del più grande torero di tutta la Spagna di sempre, una vita trascorsa tra fama e successo, senza mai aver paura della morte fino a quando non incontra l'amore. Questo film lo consiglio anche a tutti coloro che come me non amano le corride e sono animalisti, ho trovato che il film non ruota attorno tanto all'arte della corrida ma più attorno alle emozioni che prova il torero nell'unico mestiere, che a detta di lui, è l'unico che potrebbe mai fare. Una storia toccante quanto realistica, interpretata perfettamente da Adam Brody, perfetto nella parte del protagonista (molta anche la somiglianza con l'originale), e eccellente Penelopez Cruz nella parte della sexy e caliente Lupe, fa innamorare e si innamora di quel "più bel uomo brutto che abbia mai incontrato". In questo film il regista riesce a ricreare una perfetta Spagna degli anni '40 ed è stato fantastico il lavoro che riguarda tutto il processo artistico e tecnico attraverso il quale viene realizzata la registrazione delle immagini, ovvero la fotografia… un lavoro eccellente. Per chi dovesse comprare o affittare questo film gli consiglio di vedere assolutamente l'intervista ad Adam Brody nei contenuti speciali, è incredibile la preparazione che ha dovuto fare per recitare la parte di Manolete.

Qui sotto una foto di Adam Brody con a fianco il vero Manolete sembrano parenti!

venerdì 12 novembre 2010

Due Cuori e una provetta

Wally e Kassie sono due migliori amici newyorkesi quarantenni. Un giorno Kassie, stanca di attendere la storia giusta che non arriva mai, decide di fare un figlio da sola e crescerlo fuori città. Sceglie quindi come donatore Ronald, tutto fisico, sorrisi e disponibilità, e Wally, che è tutto nevrosi, ipocondria e insofferenze, si scopre improvvisamente gelosissimo. Durante il party per l'inseminazione, ubriaco fradicio, scambia il suo seme con quello di Ronald, poi perde coscienza e dimentica tutto. Quando, però, sette anni dopo, la donna torna a New York con il piccolo nevrotico e ipocondriaco Sebastian, Wally non può che constatare che si trova di fronte a un suo piccolo clone. Comincia così a ricordare. by mymovies.it


DUE CUORI E UNA PROVETTA - VOTO: 6
Preciso che non è un brutto film anzi è molto carino, il voto è un po' basso perché non è un film da ricordare, non è nello standar di quello che piace a me... però molto carino! :D
Comunque sia, mi ha fatto un enorme piacere rivedere recitare Jennifer Aniston, non c'è dubbio una delle mie attrici preferite, e come tale non si è smentita anche in questo film.
La storia di persè non è niente di complicato, prima parte del film, ambientato settte anni prima, è noiosetta; poi nella seconda parte, ciò nel presente si ravviva e qualche colpo di scena c'è oltre all'inserimento di un altro personaggi (il figlio), finale "sbrigativo" e...
Per essere un film che abbiamo scelto su due piedi (la nostra intenzione era di vedere "A cena con un cretino") non è stato male. Penso che il prossimo film dove ci sarà protagonista la Aniston andrò a vederlo sicuramente. Mentre per Jason Bateman posso solo dire che non è stato male ma non ha lasciato il segno, niente di speciale!
Film naturalmente: consigliato!

lunedì 8 novembre 2010

non ci capisco più niente!

Questa mattina, come ormai da quasi 2 mesi, sono andato a fare fisioterapia (causa distorsione) e alla domanda "Come va oggi?" o semplicemente risposto "a ricominciato a farmi male sabato senza alcun motivo",  "ah, strano eppure la caviglia negli esercizi risponde bene" e io a quel punto avrei voluto dire "e che ca**o ne so io, se appena cammino un po' di più del normale mi comincia far male!".
Ora comincio seriamente a pensare che sia diventato un problema di testa, non trovo altre spiegazioni... spero di no. Vabbé, comunque sia ho ancora sei sedute (mi sembra), dopo di che comincerò, con il super bendaggio (vedi foto della mia bellissima caviglia), ad allenarmi e se continuerà a farmi male... VAFFANCULO giocherò lo stesso. E' già un anno che non gioco (escluso torneo a Piacenza in gennaio). Un anno senza poter giocare per me è come un anno di vita anonimo assolutamente buttato via, e non voglio prolungarlo.
bendaggio semplice, in futuro sarà molto più complesso.

domenica 7 novembre 2010

Senza apparente motivo


Londra. JANE (M. Williams), una donna bellissima e madre affettuosa intrattiene una relazione extra coniugale con JASPER (E. Mc Gregor), un affermato giornalista. Proprio mentre Jane e Jasper sono insieme, avviene un tragico attentato nel centro di Londra dove il marito e il figlioletto della donna perdono la vita. Jane, tormentata dai sensi di colpa, non si vuole però rassegnare alla perdita del figlioletto il cui corpo non si trova perché apparentemente reso irriconoscibile dall’esplosione. Proprio quando Jane ormai sfinita dalla ricerca della verità, inizia a credere alla versione ufficiale, Jasper scoprirà che quel maledetto giorno qualcosa di molto strano è successo e che qualcuno sta cercando di nascondere cosa è davvero accaduto.

SENZA APPARENTE MOTIVO - VOTO: 6,5
Storia drammatica ed intrigante, non si riesce mai ad immaginare come potrà essere il finale, io ci ho provato: il figlio viene ritrovato, il figlio è morto, lei ritrova il figlio e poi sposa Jasper o ancora, il figlio è morto e lei si toglie la vita sul finale. Bene, tra tutte queste mie ipotesi il finale non c'è, fino alle ultime scene non si capisce. Durante il film ci sono state certe scene che mi sono detto: "ma daiii, non ci credo che scena esagerata... non è realistica", ma pensandoci bene alla fine del film mi sono detto: "No, invece tutto poteva essere reale".
A parer mio il film è molto incentrato sulla vita della protagonista che, anche se prendere un'attrice americana per fare la parte di una donna inglese non è il massimo delle scelte, distrutta dal dolore per la perdita del marito e soprattutto del figlio di 4 anni si fa prendere dal senso di colpa per aver tradito il marito quello stesso giorno; oltre alla vita della donna l'intero film vuole soffermarsi e far riflette sul problema del terrorismo e sul fatto che è una guerra tra "specie" e non tra religioni (bella l'idea della lettera indirizzata ad Obama).
Sull'interpretazione dei due protagonisti, posso solo dire che Ewan Mc Gregor è stato abbastanza nella parte anche se poteva fare di più (in Ghostwriter era un po' più convincente come giornalista), mentre Michelle Williams, la quale io ho molto apprezzato in film come Shutter Island e The Brokeback Mountain (era Jen nella serie Dawson's Creek), a me è piaciuta molto perché riesce a rendere perfettamente l'idea della donna sofferente che è la protagonista, e riesce a realizzare in modo superlativo il passaggio dalla rabbia alla follia che Jane prova dopo la perdita dei cari fino a quasi la fine del film.
Questo è un mio semplice e modesto parere, lo dico perché ho letto recensioni dove l'hanno bocciata completamente, bocciando anche il film; penso che chi ha dato commenti negativi si sia dimenticato che il film era incentrato sulla vita personale di Jane e non sul disastro allo stadio ho sulla città, come ho letto in vari commenti. Detto ciò se vi piacciono film drammatici con un po' "dove cavolo vuole andare a finire?", questo fa per voi!

mercoledì 3 novembre 2010

fine anno all'insegna dell'arte

Per me questo fine  anno sarà all'insegna dell'arte (ed era ora che mi svegliassi un po'). Perché?
Tre sono le tappe che mi sono prefissato, poi se capita qualcos'altro di non programmato, ben venga.
Veniamo al programma:
Sabato 6 Novembre: Torino Lingotto, andrò a vedere Artissima17 (Internazionale d'Arte Contemporanea a Torino), dopo esserci già stato due anni (13 e 15) non posso di certo perdermi la 17. info: www.artissima.it
Sabato 27 Novembre: Milano - Palazzo Reale, se tutto andrà bene andrò alla mostra "Salvador Dalì: il sogno si avvicina"; dopo 50 anni il genio torna a Milano, e naturalmente io da buon estimatore del Genio Catalano che figura ci farei a non andare? Poi Dalì cosa penserebbe :D
Per chi non ha presente bene chi era Dalì gli consiglio, non di cercare immagini dei suoi quadri o sapere dove nato e dove ha viaggiato, ma vi consiglio di cercare di capire chi era Salvador Dalì, l'uomo che davanti a tutto mette l'amore per Gala, fonte di ogni sua ispirazione. Vi consiglio un libro che ha me è piaciuto tanto e mi ha fatto vedere chi era veramente Dalì. "Salvador Dalì: Diario di un Genio". Info: www.mostradali.it
Dal 27 al 31 Dicembre: sarò a Bilbao per visitare la città sperando di vedere arte ovunque, dall'arte nei musei all'arte di strada e naturalmente andrò al Guggenheim museum... non vedo l'ora!


Quindi, ecco perché per me sarà un fine anno all'insegna dell'arte!

lunedì 1 novembre 2010

The Road

Futuro post-apocalittico, un padre e suo figlio attraversano a piedi gli Stati Uniti, in cerca dei pochi avamposti di civilizzazione ancora esistenti. Mentre cerca di proteggere il suo bambino dagli assalti dei predoni e dei cannibali che infestano il territorio, l’uomo racconta al figlio la propria vita, ed il mondo com’era prima del cataclisma. Tratto dal romanzo di Cormac McCarthy.

THE ROAD - VOTO: 8
Storia, regia e musiche si amalgamano perfettamente a creare un'atmosfera post-apocalittica deprimente ed angosciate; le lunghe pause tra un dialogo e l'altro incrementano sempre di più la tristezza e l'amarezza che provano un padre e suo figlio nel trovarsi ad affrontare un viaggio pieno di pericoli e di insidie. Commovente, crudo ed emozionante con flashback narrativi non esasperanti (in genere non mi piacciono). Ottima interpretazione da parte di Viggo Mortensen (con mio stupore ho scoperto che il doppiatore è Pino Insegno, bravo anche lui), che riesce a comunicare emozioni e sentimenti che prova un padre quando ha perso tutto ed ha da proteggere a costo della sua vita la cosa più importante, il figlio.
Charlize Steron interpreta la madre, non mi ero neanche accorto che fosse lei, forse per quelle piccole scene potevano evitare di prendere un'attrice così famosa e risparmiare un pochino.
Detto ciò lo consiglio vivamente, e vi lascio con due delle frasi che più mi sono piaciute del film.

"quando sogni delle cose brutte vuol dire che stai ancora lottando, è quando cominci a sognare cose belle che ti devi preoccupare"

"non hai mai il desiderio di morire?" "No, è da stupidi chiedere certi lussi in tempi come questi"

The Last Song

Basato sul romanzo di Nicholas Sparks, The Last Song è ambientato in una piccola cittadina della costiera del Sud, dove un padre (GREG KINNEAR) ha la possibilità di passare l'estate con la sua figlia adolescente (MILEY CYRUS), che in realtà avrebbe preferito rimanere a New York, a casa sua con la madre. Il padre cerca di ritrovare un contatto, un legame con la figlia contando sull'unica cosa che hanno in comune, la musica (il pianoforte). Storia di famiglia, amicizia e primi amori.
Questo è una brevissima trama del film, ora il mio parere.

THE LAST SONG - VOTO: 7
Si, voto 7 perché mi ha tenuto sempre interessato alla storia, premettendo che non è il mio genere, è stato leggero e scorrevole. 7 perché l'ho guardato senza pensare a quella graziosa e buffa ragazzina che era Miley Cyrus nei panni di Hannah Montana, e devo dire che non avrei mai immaginato che ci sarei riuscito, complimenti... C'è ancora molto da migliorare, soprattutto dal punto di vista espressivo, che in alcune scene non mi è sembrata nella parte, ma tutto sommato è andata bene, per lei niente bocciatura. Niente da dire sull'ormai esperto GREG KINNEAR (Green Zone, Ghost Town per es.), recita bene la parte del padre divorziato che ha dovuto lasciare i figli che ama per trasferirsi in un paesino sul mare. Ora veniamo al tasto dolente... Liam Hemsworth, di suo mi sa che ha messo solo il fisico perché per quanto riguarda l'espressività, non ci siamo proprio, avrei optato per un attore con un po' più di esperienza, però magari non rientrava nel budget del film (io questo non lo so), forse appunto per questa mancanza di esperienza non mi ha convinto molto, all'attivo ha solo tre film, tra cui "segnali dal futuro" film che ho visto e per me è stato un gran fiasco!

rieccomi

Rieccomi qua, ma questa volta con un idea totalmente diversa.
Questo Blog, o diario online o perditempo online o quel che si vuole, non punta ad avere tanti followers, non punta a farsi conoscere, ma è solamente un "luogo" dove io posso liberamente scrivere ciò che penso come e quando voglio. Dato che è rivolto a nessuno e non mi importa se le visualizzazioni giornaliere saranno pari a 0, non mi preoccuperò del materiale che pubblicherò del mio italiano che non sarà corretto, delle possibili parolacce e quant'altro... perché è semplicemente un mio spazio.
Detto ciò siete tutti benvenuti!